Il santuario di Santa Cristina, l’area nuragica sacra per eccellenza, si erge in un altopiano basaltico, nel territorio della vicina Paulilatino. Il nome deriva dall’adiacente chiesa campestre dell’XI secolo.
Il sito archeologico sorge nel verde circondato da ulivi secolari, diviso in due nuclei. Nel primo si trova un tempio a pozzo, risalente al Bronzo finale, abbracciato da un recinto sacro a forma di ‘serratura’. All’interno del pozzo, una scala discendente ed una camera con volta a tholos, realizzata con anelli concentrici. Fuori dal recinto, la capanna delle riunioni, tonda con diametro di dieci metri pavimentata a ciottoli e con sedile circolare. A 200 metri, c’è il secondo nucleo comprendente un nuraghe monotorre, alto sei metri e largo 13, circondato da tre capanne di forma allungata e dal villaggio nuragico chiuso da un recinto.
Costruito in pietre levigate con tecniche accurate, il pozzo è un gioiello dalle forme geometriche perfette. Evoca suggestivi culti delle acque, che richiamavano genti nuragiche da tutta l’Isola. L’acqua arriva alla vasca, scavata nella roccia, da una falda perenne: il livello è sempre costante. Il santuario era forse luogo di osservazione astronomica: perciò lo scenario merita, con cautela, una visita quando la luna piena illumina le acque del pozzo.